V drugi fazi raziskovalnega dela bodo pripravili biografske povzetke o
Slovenkah, po katerih so poimenovane ulice, ceste itd. v občinah v
Sloveniji.
Foto di Branimir Ritonja
Maribor, storicamente Marburgo sulla Drava, è il secondo centro della
Slovenia per numero di abitanti, e il capoluogo della Stiria slovena.
Sottoposta per secoli all’Impero austro-ungarico, attaccata sovente
da turchi-ottomani, alla fine della I guerra mondiale la città fu
contesa tra Austria e Jugoslavia e finì con l’essere parte di
quest’ultima. La Germania nazista non le risparmiò l’occupazione.
Oggi Maribor, situata sul fiume Drava, nel punto in cui si incontrano
i monti Pohorje, la Valle e la Piana della Drava, le catene collinari
del Kozjansko e delle Slovenske gorice, è diventata un’importante meta
turistica, legata alla ricchezza paesaggistica e culturale.
La pendici innevate alle porte della città richiamano inoltre il
turismo sportivo e ospitano, nel mese di gennaio di ogni anno, gare di
slalom speciale e la tradizionale “Volpe d’oro” (Zlata lisica),
competizione di slalom e gigante femminile valida per la Coppa del Mondo
di sci alpino.
A differenza di quanto accade in generale in Slovenia e in
particolare a Lubiana, dove prevalgono le intitolazioni femminili a
combattenti nella lotta per la liberazione nazionale, Maribor presenta
un quadro più vario, che coinvolge, oltre alle combattenti, donne del
mondo dello spettacolo, attrici di teatro, scienziate, mediche, nonché
figure poetiche tratte dalla letteratura.
In alcuni casi è difficile raccogliere informazioni biografiche
relative alle donne ricordate nell’odonomastica cittadina e il nostro
lavoro si è avvalso del contributo dell’Archivio Provinciale di Maribor.
2.
Eva Lovše, pediatra
(Miklavž nad Rimskimi toplicami, 1914 – 2003)
Eva Lovše, pediatra, studiò medicina tra Zagabria e Ljubljana e
svolse il tirocinio all’ospedale generale di Maribor. Nel luglio 1941,
dopo l’occupazione, si trasferì in Serbia per poi rientrare ed
esercitare al policlinico scolastico di Maribor, cinque anni più tardi.
Nel 1963 era la prima medica specialista in medicina scolastica. Per il
lavoro svolto le vennero conferiti nel 1990 il premio dr. J. Potrč e nel
1994 il sigillo della città di Maribor.
3.
Berta Bukšek, attrice
(Ljubljana, 1879 – Maribor, 1929)
Berta Bukšek iniziò a lavorare al teatro regionale di Ljubljana nel
1898 come cantante di coro, suggeritrice di opera e attrice. Divenne
un’ottima esecutrice di ruoli comici drammatici e di operetta. Nel 1919
si trasferì a Maribor per recitare al teatro nazionale sloveno, allora
istituito, dove continuò ad esibirsi, come attrice principale e
caratterista fino al termine della sua vita.
4.
Silvira Tomasini, eroina nazionale
(Trieste, 1913 – Kosovska Mitrovica, 1942)
Silvira Tomasini entra a far parte di associazioni accademiche di
sinistra già durante gli studi a Lubiana. Contribuisce
all’organizzazione del movimento pacifista giovanile a Maribor. Dal
1940, insegna al liceo di Kosovska Mitrovica ed è impegnata soprattutto
nel campo sociale e culturale. Nel 1942, viene arrestata dai tedeschi,
interrogata, torturata e uccisa in carcere. Il 27 novembre 1953, le
viene conferito l’Ordine di eroina nazionale della Jugoslavia.
5.
Mileva Zakrajšek, attrice
(Postojna, 1885- Maribor, 1971)
Frequentò la scuola anche a Trieste, sebbene avesse vissuto la
gioventù per lo più a Novo mesto. Iniziò la sua carriera artistica
all’età di 40 anni e nel 1926 recitò per la prima volta al Teatro
nazionale di Maribor e ne divenne l’attrice principale. Fu un’artista di
eccezionale talento, semplice, schietta, spontanea, e le sue
rappresentazioni risultarono sempre naturali, profonde, vissute. Fu
anche attrice cinematografica. Le venne conferito per ben due volte il
Premio Prešeren della Repubblica di Slovenia (nel 1948 e nel 1959).
6.
Slava Klavora, eroina nazionale
(Maribor, 1921 –1941)
Slava Klavora studiò economia a Zagabria. Con lo scoppio della
seconda guerra mondiale organizzò attività di lavoro studentesche per la
liberazione nazionale al confine settentrionale. Dopo il 21 giugno 1941
si attivò nella Stiria slovena (Štajerska) all’interno
dell’organizzazione delle unità partigiane della liberazione nazionale.
Nell’agosto 1941 venne arrestata dalla Gestapo e rinchiusa. Venne
torturata e uccisa nel cortile delle carceri giudiziarie di Maribor.
7.
Drina Gorišek, medica
(Pula, 1909 – Maribor, 1962)
Drina Gorišek, medica, attiva nell’ambito politico-sociale, completò
gli studi di medicina a Zagabria nel 1934. Durante la II guerra mondiale
esercitò a Banja Luka, ma dopo la guerra lavorò al reparto di chirurgia
dell’ospedale di Maribor. Fu fondatrice e direttrice del dipartimento
di trasfusione di Maribor. Nel 1957 le venne conferito l’Ordine del
lavoro di II grado.
8.
Anica Černej , educatrice, scrittrice, poeta
(Čadram, 1900 – 1944 Neubrandenburg, 1944)
Insegnante, laureata in pedagogia, venne arrestata nel 1943 dai
tedeschi e deportata al campo di concentramento di Ravensbrück.
Successivamente si trasferì a Neubrandenburg. Scrittrice e poetessa,
compose per lo più poesie per bambini, in cui viene espresso l’amore per
la propria terra. Molte sue poesie vennero musicate.
9.
Urška, personaggio della poesia slovena
(Zalika Dolenc, 1804-1882)
Urška è un personaggio letterario che s’incontra nella poesia Il
genio dell’acqua (Povodni mož), scritta dal poeta France Prešeren. Urška
rappresenta Zalika Dolenc. France Prešeren la dipinge come le bella,
giovane, appariscente Urška, che al ballo sulla Piazza Vecchia (Stari
trg) a Ljubljana, respinge irremovibile i corteggiatori. Alla fine
sceglie Il Genio dell’acqua, con il quale, balla sempre più veloce,
nonostante i tuoni e il vento, finché non scompaiono entrambi
nell’impetuosa Ljubljanica.
10.
Lepa Vida, personaggio poetico della letteratura slovena
La canzone popolare della bella Vida sarebbe nata tra il 9° e l’ 11° secolo.
Nel dramma Lepa Vida (1912), che fu scritto da Ivan Cankar e ha
origine nella rielaborazione di France Prešeren, viene messo in rilievo
lo struggimento, come simbolo poetico.